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SEMINARIO DISOSTRUZIONE DELLE VIE AEREE IN ETA’ PEDIATRICA – Pistoia 3 Novembre 2023
3 Novembre 2023
liberoSeminario: la disostruzione delle vie aeree in età pediatrica 3 Novembre 2023
Perché è importante apprendere le tecniche e partecipare
Ora 20.11 di sera, ricevo un messaggio dal Presidente dell’Associazione Salva Vita di Prato, Umberto Bari, che mi dice: Angelo, in occasione dei due corsi” etici” di disostruzione pediatrica che faremo a Pistoia nel mese di ottobre e novembre, puoi scrivere qualcosa sull’importanza del conoscere queste manovre, in modo da motivare il coinvolgimento di coloro che partecipano e da dare uno stimolo per coloro che possono leggere qualcosa di questo argomento sul nostro sito.
È una serata autunnale. E l’autunno è un periodo splendido, ricco di colori, sapori, odori, e di memorie ma ha anche un aspetto perturbante pieno di suggestioni, di poesia e di una vena melanconica (le foglie che cadono, il tempo che se ne va). Io lo ascolto, quasi distrattamente, e gli dico: farò il possibile, sono un semplice volontario dell’Associazione e questo significa mettere il proprio tempo e le proprie energie al servizio degli altri, senza alcuna costrizione e senza desiderare nulla in cambio.
Tre sono i motivi fondamentali per partecipare a un corso – seminario di “disostruzione pediatrica”.
C’è, tuttavia un quarto motivo nascosto e straordinario che poi dirò.
1°. – in primo luogo conoscere le manovre di disostruzione vuol dire salvare una vita. Non è poco. Salvare un bambino è salvare il mondo, salvare il futuro dell’umanità. È qualcosa di grande, di immenso, di splendido. È la generosità che nasce dal cuore e si irradia come una epidemia verso altre persone. In effetti conoscere le tecniche vuol dire proteggere la tua famiglia e se sei generoso e impegnato verso gli altri contribuisci a proteggere anche la famiglia altrui. La perdita di un bambino ( o di una bambina) che può essere anche tuo figlio, non è solo un semplice lutto ma l’assenza di una cosa bella e meravigliosa in questo mondo e la nascita di un vuoto incolmabile.
2°. – e poi implica il fatto di evitare un trauma, il bambino che sarà salvato lo ricorderà in modo positivo e non come una ferita. Imparerà il sentimento della gratitudine e sarà più predisposto a guardare la vita non come “homo homini lupus” ma con serenità, con il sorriso di stare bene insieme altri nonostante le incertezze della società in cui vive, le difficoltà che il mondo sta attraversando. In questo modo nella società non si è dei parassiti o spettatori passivi oppure un pantofolaio da divano o da salotto ma una risorsa attiva, direi preziosa e invidiabile hai dentro di te un’arma benefica, uno strumento di aiuto per fare del bene, a dare un senso alla vita, a far scoprire anche agli altri dei valori fondamentali per la nostra esistenza (cooperazione, solidarietà, fratellanza, aiuto, intervento attivo, protezione (non indifferenza).
3°. – la comprensione che le manovre tecniche di disostruzione devono far parte del nostro bagaglio culturale con la soddisfazione di poter esercitare il ruolo genitoriale in modo ottimale verso i nostri figli. E se non siamo genitori conoscere queste manovre ci coinvolge in un impegno etico e preventivo senza precedenti. Tu puoi capire molto meglio perché un bambino è vulnerabile soprattutto nei primi 4 anni, ma in maniera forte nei primi mille giorni di vita. Impari non solo che ci sono giocattoli, monete, palloncini, perle, palline e altri piccoli oggetti pericolosi ma anche molti alimenti killer (estremamente rischiosi e dannosi), impari cosa dare e non dare in questa fascia di età e soprattutto impari come alcuni alimenti vanno somministrati e dati ai bambini (prevenzione primaria). È l’inizio di uno stile di vita che è cura, affetto, responsabilità del proprio ruolo sociale e capacità di intervenire al momento opportuno con manovre salvavita di disostruzione e di rianimazione cardiopolmonare (prevenzione secondaria).
Questo è intendere il percorso dell’autonomia del bambino in modo corretto, senza ansia, senza pregiudizi, senza il timore di essere invadente e iperprotettivo. Avere un comportamento sano, onesto a livello intellettuale e di impegno e di intervento sociale, determinato a fare del bene con uno stile di vita capace di influire sul benessere fisico e mentale è segno di nobiltà d’animo.
Il motivo, comunque più eccelso e straordinario del perché sia importante apprendere le tecniche di disostruzione e partecipare a un seminario è il percorso di conoscenza del proprio sé. Un seminario su queste tematiche ti arricchisce e ti dà un potere positivo. Conoscere sé stessi è un atto di coraggio raro. La maggioranza di noi corre tutto il tempo e non si ritrova mai con sé stesso. Molti sanno cosa non vogliono essere ma non sanno cosa vogliono diventare.
Tu puoi rompere questa oscurità di base e capire che il “sapere” è qualcosa di liberatorio, la libertà di non essere schiavo dell’ignoranza e dalla disinformazione. Diventare uno strumento del sapere (una persona illuminata all’interno del proprio cuore e saggia nella mente verso gli altri) sarà l’espressione della tua vera vocazione. Parti dal presupposto che il soffocamento da cibo o da altri oggetti è un problema reale per bambini, per anziani, per soggetti disabili e fragili di qualsiasi età e non una “fake news”, da commentare ai tavoli del bar o del circolo o da considerare con superficialità. Con questo corso- seminario comprenderai che i danni del soffocamento non sono fortuiti, accidentali, imprevedibili, ma ti renderai conto che basta una buona sensibilizzazione per prevenire e ridurre l’impatto sociale di una vita che si perde, una volta conosciuti i fattori di rischio.
Il passaggio successivo è il “saper fare”. Tu saprai cosa vuol dire sicurezza a tavola, e le linee guida e di indirizzo del ministero della salute ti aiutano a entrare nei dettagli del problema. Facendo le cose nel modo giusto, tu costruisci una coscienza sociale, una consapevolezza che entra nell’educazione del bambino e diventa un bagaglio nel suo stile di vita (masticare bene, mangiare e nutrirsi in modo appropriato, senza avidità, essere coinvolto nella consapevolezza che alcune cose non vanno fatte, creare nella relazione della coppia genitoria un rapporto e una intesa empatica, attentiva e costruttiva, soprattutto nella cura e nel non mettere oggetti piccoli, sferici alla portata del bambino. Il bambino che vive e sperimenta questo percorso è un bambino più sicuro di sé, ha più fiducia nel mondo in cui vive… un mondo attento alla sua crescita e ai suoi bisogni fondamentali.
Il cibo si trasforma in affettività e quando si mangia insieme c’è convivialità, dialogo interattivo, comunicazione e piacere di vivere. Uno stile di vita sano poi, non deve riguardare solo l’alimentazione ma anche l’attività quotidiana del bambino con la necessità che il piccolo uomo non faccia più cose contemporaneamente. Il “multitasking” nei bambini piccoli, nella fase dell’imprinting, può essere imprudente per la salute, il benessere emotivo e la gestione delle abilità sociali e soprattutto facilita e permette più facilmente accadano incidenti che possono essere mortali.
Infine c’è il “saper essere”. Implica la capacità di comunicare con efficacia e di agire con prontezza, di essere parte della coscienza collettiva per il benessere sociale, di affrontare con armonia le relazioni interpersonali, di esprimersi con chiarezza, di saper ascoltare le altre persone, di saper trovare un punto di incontro tra le proprie e le altrui esigenze. In questo contesto il “saper essere” esprime un soggetto che sa utilizzare la tecnica che ha appreso con competenza, appropriatezza, abilità e anche passione perché sta aiutando una persona in difficoltà. Inoltre per essere sempre all’altezza del compito e per dare il meglio di sé comprende che è necessario aggiornarsi, coinvolgere altre persone, essere un modello di riferimento positivo di informazione e nella formazione di una rete di protezione, di una linea di soccorso, per il mondo infantile e per i soggetti più deboli di qualsiasi età.
Il soggetto che vive la totalità dell’essere ha un sentimento di gratitudine verso il sapere (informazione, e formazione che ha avuto) perché il sapere gli ha indicato il percorso virtuoso non solo del vivere ma anche del salvare una vita, molte vite e soprattutto di dare un significato profondo alla sua vita (insegnare a prendersi cura di sé con consapevolezza nel qui ed ora e dell’altro con rispetto e amore).
L’associazione Salva Vita di Prato, di cui sono orgoglioso di appartenere come volontario, con questi seminari dà un contributo non solo di conoscenza attiva per l’esperienza sul campo dei suoi istruttori ma anche “etico” per arginare le conseguenze davvero catastrofiche di un egoismo dilagante e di una ignoranza epidemica che è un veleno tossico sia per l’individuo che per l’umanità.
Angelo Vigliotti
Medico Pediatra e Psicoterapeuta
Istruttore Volontario Associazione Salva Vita